Crollo Vertebrale
Il crollo vertebrale è una condizione complessa e dolorosa ma comunque risolvibile.
Si verifica per varie ragioni e per lo più in età senile ma può interessare qualsiasi soggetti dato che ha origini traumatiche e patologiche.
Il crollo vertebrale, in verità, è una condizione che riguarda per lo più i soggetti anziani o affetti da patologie degenerative della colonna vertebrale ma non è detto che non possa verificarsi in giovani e adulti.
Vediamo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Cosa si intende per crollo vertebrale?
Come tutti gli apparati ossei la colonna vertebrale può rompersi per cause traumatiche come incidenti e cadute.
In questi casi il medico curante stabilisce il miglior percorso da seguire in base all’età e alla storia clinica del soggetto.
Per esempio la terapia per un soggetto sovrappeso sarà diversa da quella di un soggetto atletico e con un’intensa vita sportiva.
La rottura delle vertebre è risolvibile ma richiederà sempre un percorso educativo importante a fortificare il tronco con esercizi mirati e terapie antidolore che riducano le difficoltà motorie del paziente.
Al tempo stesso il crollo vertebrale può verificarsi in caso di osteoporosi e metastasi alle ossa, le motivazioni per cui si parla propriamente di crolli vertebrali.
Quando si verificano questi causano incurvature e disallineamenti per via della caduta della colonna vertebrale e possono interessare con maggiore incidenza le persone di età avanzata.
Crollo Vertebrale Sintomi
Come anticipato poc’anzi i cedimenti della colonna vertebrale hanno quasi sempre origini patologiche come tumori, metastasi e osteoporosi.
Il cedimento manifesta intensi dolori alla zona interessata, difficoltà a muoversi e la sensazione di spini conficcati nella schiena.
Al tempo stesso il paziente presenta un tronco disallineato e incurvato e i dolori ed i sintomi correlati dipendono dalla zona interessata e dalla gravità del crollo vertebrale.
Crollo Vertebrale Terapia
Solitamente si interviene per ridurre al minimo il dolore, sottoponendo il paziente ad analgesici ed antidolorifici iniettati localmente o per via orale.
Poi si propone l’utilizzo di un tutore ortopedico per ristabilire la giusta postura e, in base all’entità del crollo vertebrale si propongono vari trattamenti mirati alla riduzione dell’infiammazione causata dalla rottura.
Per esempio si sottopongono i pazienti a trattamenti di tecarterapia, massaggi, esercizi riabilitativi e rieducativi per ristabilire la colonna nella giusta posizione.
L’obiettivo è quello di restaurare i tessuti circostanti e ripristinare, per quanto possibile, la situazione di normalità.
Nei casi più importanti può essere utile ricorrere ad interventi chirurgici mininvasivi ma solo per prevenire l’eventualità del crollo vertebrale.
Questo riguarda i pazienti affetti da patologie degenerative della colonna vertebrale come l’osteoporosi che troveranno in vertebroplastica e cifoplastica un buon compromesso preventivo.
La prima consiste in iniezioni di cemento acrilico che fissano la colonna e prevengono i crolli diminuendo i dolori.
La cifoplastica è molto simile e consiste nel fissare le vertebre mettendo in sicurezza la colonna e riducendo i dolori che questa provoca.
Entrambi gli interventi prevedono l’educazione alla corretta postura del paziente mediante ginnastica e fisioterapia.
Per assicurare la maggior protezione possibile della colonna vertebrale è fondamentale potenziare muscoli e tessuti circostanti.
Infine sarà premure del medico promuovere la postura corretta in ogni momento della giornata.