Ernia del Disco Quali Sport Evitare?
Sempre più persone soffrono di ernia del disco, una patologia molto dolorosa che si ripercuote negativamente sulla vita di tutti i giorni.
Cerchiamo di capire meglio che cos’è questa patologia e quali sport è bene evitare per non aggravare il proprio stato di salute.
Che Cos’è l’Ernia del Disco?
L’ernia del disco è una affezione dolorosa che può colpire individui di ambo i sessi, provocata dalla fuoriuscita del nucleo polposo di uno o più dischi intervertebrali.
Questa fastidiosa condizione, che coinvolge generalmente le vertebre lombari e cervicali, provoca dolore acuto/intenso in diverse zone del corpo in base alla sede della compressione nervosa, formicolio agli arti, perdita della sensibilità e a volte disturbi della deambulazione.
Lo sport è un vero e proprio toccasana per il corpo e la mente, ma tutti coloro che soffrono di mal di schiena ed ernia del disco si pongono molto spesso la stessa domanda: l’attività fisica può alleviare la sintomatologia o si corre il rischio di peggiorare una condizione già di per sé delicata?
Si può dire che tutto dipende, in un certo senso, dallo sport che si pratica.
Alcuni sport apportano benefici al rachide, come la camminata, il nuoto, lo yoga, il pilates e la ginnastica posturale, mentre altri sono controindicati perché espongono la schiena a ripetute e forti sollecitazioni.
C’è da specificare che praticare sport aiuta a prevenire il mal di schiena ed è un fattore protettivo verso protusioni ed ernie del disco, molto sposso causate da uno stile di vita eccessivamente sedentario.
Quando però l’ernia del disco è già presente, bisogna fare molta attenzione ai movimenti che si eseguono.
Ernia del Disco Sport Controindicati
Le persone affette da ernia del disco non possono generalmente praticare discipline quali corsa (soprattutto in discesa), sollevamento pesi, sci, tennis, golf, ciclismo ed equitazione.
Il nuoto costituisce, invece, un capitolo a parte: non tutti gli stili sono, difatti, consigliati in presenza di affezioni alla schiena.
Il soggetto può dedicarsi, per esempio, allo stile libero o al dorso che donano sollievo alla schiena, mentre lo stile a rana e farfalla sono da evitare perché causano continui stress al rachide.
Chi è alla prime armi deve, inoltre, rivolgersi a un istruttore esperto perché i movimenti di corpo e spalle non possono essere eseguiti in modo casuale (pena peggioramento delle proprie condizioni).
È dunque essenziale prediligere attività fisiche che:
- Riducono la rigidità muscolare;
- Rimettono in asse la colonna vertebrale;
- Non prevedono l’esecuzione di torsioni e flessioni del busto, compresi gli addominali.
Prima di dedicarsi a un qualsiasi sport, si consiglia di consultare il proprio medico al fine di sciogliere qualsiasi dubbio.
Lo sport indipendentemente dalla tipologia, deve essere sempre praticato in modo graduale ed è fondamentale monitorare con attenzione il dolore nel corso dell’allenamento.
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