La Storia di Gabriella Grasso (da Facebook)

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Buongiorno mi chiamo Gabriella Lucia Grasso e 5 mesi fa mi hanno diagnosticato attraverso una risonanza magnetica un’ernia al disco C6-C7.

Il percorso è stato lungo e molto doloroso. Avevo sempre avuto qualche disturbo cervicale negli anni passati a causa della palestra o magari di qualche postura sbagliata che nel tempo era diventata cronica, ma questa volta era diverso, non passava con nessun trattamento come l’osteopatia, la massoterapia o la fisioterapia né con farmaci a profusione di qualsiasi tipo e marca: dalla Lyrica al Contramal, dal miorilassante al Nicetile ed infine il cortisone.

Ero disperata perché l’ernia mi aveva compresso il nervo brachiale del braccio sx ed essendo musicista potete immaginare lo sgomento.

Non potevo stare ne alzata ne seduta, la notte non dormivo neanche se pregavo tutti i santi del paradiso ed ogni mia azione giornaliera era compromessa da questo dolore disumano e insistente.

Andai persino dal neurochirurgo che mi sconsigliò l’intervento a cielo aperto anche se il mio caso era da protocollo, ma sarebbe stato troppo invasivo e non si poteva escludere una recidiva.

Una mattina intorno alle 6 disperata scrissi a mia sorella dicendole che non ce la facevo più e dopo qualche ora mi mandò il contatto del Dott. Sbacchi consogliandomi di chiamarlo.

Così feci, lo contattai tramite messenger spiegandogli per sommi capi la mia situazione e alla mia domanda se fosse stato in grado di aiutarmi, lui mi rispose: “penso di sì”.

Per me in quel momento era abbastanza per sperare di riprendere a vivere.

Andai a trovarlo nella sede di Tremestieri (Catania) dove riceve una volta a settimana e subito mi fece un’infiltrazione di cortisone ecoguidata.

Ero contraria a questo farmaco con tutta me stessa, ma ahimè ero già stata cosrtetta a prenderlo per diminuire l’infiammazione.

Il dolore aumentò all’improvviso per qualche giorno, ma poco dopo diminuì come per magia. Ne feci altre due a distanza di due settimane ciascuna, ma il Dott Sbacchi mi aveva già preannunciato nel nostro primo incontro, che questo trattamento poteva non bastare.

Il dolore un po’ si acquietò, ma non passava anche perché suonando la chitarra sollecitavo il nervo e il dolore si irradiava lungo tutto il braccio.

Decisi allora, su consiglio del Dott. Sbacchi, di fare la discectomia laser percutanea e mi ricoverai per quattro giorni.

Inizialmente tutto bene, ma poco dopo, il dolore si ripresentò, poi andò via e poi ritornò ancora.

Scrissi al Dottore dicendogli che il male era ancora presente, lui mi disse di aver pazienza perché comunque il decorso postoperatorio richiedeva riposo e un tempo di convalescenza non ben definito.

D’altronde come si sa, ogni caso ha una sua storia.

Attualmente sto continuando da lui una sessione quindicinale di ozonoterapia.

Bene, concludendo mi sono operata il 21 giugno 2018 ed oggi posso dire che il dolore è passato e sono tornata alla mia vita frenetica di sempre!

Il Dott. Sbacchi anche se palermitano, (scherzo ovviamente) si è dimostrato un medico competente, umano e preparato. Grazie di cuore.

Ps: mi ha anche detto che a settembre potrò tornare a fare palestra, piano piano però!

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