Intervento Ernia del Disco Rischi e Indicazioni

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Per poter comprendere cosa è l’ernia del disco è opportuno analizzare la conformazione della colonna vertebrale e capire cosa comporta questa patologia.

La spina dorsale è composta da vertebre che si alternano a dei dischi fibro cartilaginei composti da un anulus fibroso che contiene una sostanza gelatinosa, il nucleo polposo.

Le vertebre si appoggiano su questi dischi intervertebrali che non solo favoriscono i movimenti della colonna vertebrale, ma hanno anche l’importante funzione di ammortizzatori.

Con il trascorrere degli anni o in condizioni patologiche, tali disci possono deteriorarsi e perdere la capacità di ammortizzazione.

L’ernia del disco è un processo di deterioramento del disco intervertebrale che si verifica quando il nucleo polposo, in seguito a una rottura dell’anulus fibroso che lo contiene, fuoriesce dalla sua sede naturale e si sposta provocando infiammazione e compressione delle radici nervose adiacenti.

L’ernia del disco provoca dolore persistente alla schiena e a seconda della sede causa cervicalgia, sciatalgia, intorpidimento muscolare, formicolio e debolezza alle braccia o alle gambe.

Come funziona l’ntervento chirurgico per l’ernia del disco e quando è necessario farlo?

Ernia del Disco Intervento Chirurgico

Se soffri di ernia del disco e il dolore ormai è diventato intollerabile nonostante tutte le terapie conservative che non hanno dato i risultati attesi, probabilmente il medico ti ha parlato dell’intervento per il trattamento dell’ernia del disco, noto anche con il nome tecnico di microdiscectomia.

Questo intervento chirurgico, ormai viene eseguito dagli specialisti di frequente ed è considerato come un intervento chirurgico poco invasivo.

La microdiscectomia viene eseguita praticando un’incisione di pochi centimetri in corrispondenza del disco erniato.

Con l’ausilio di un microscopio operatorio il chirurgo raggiunge il canale vertebrale e rimuove il materiale discale erniato, liberando allo stesso tempo la radice nervosa dalla compressione che provoca dolore costante.

Il paziente viene solitamente dimesso il giorno dopo l’intervento e può riprendere la normale attività lavorativa entro 2-4 settimane.

Per quanto riguarda invece la riabilitazione è sempre consigliabile astenersi da qualsiasi attività fisica per i primi due mesi e poi iniziare la fisioterapia, in questo modo si eviteranno spiacevoli recidive o complicanze. 

Trattandosi tuttavia di un intervento chirurgico la microdiscectomia non è priva di rischi, ecco perché si consiglia sempre di trattare l’ernia del disco con terapie alternative più sicure come l’ozonoterapia.

Come Curare Ernia del Disco Senza Intervento Chirurgico 

L’intervento chirurgico per la cura dell’ernia del disco è sempre l’ultima soluzione, mentre è possibile eseguire alcune terapie conservative e riabilitative che consentono di ridurre il dolore e di curare lentamente il processo di invecchiamento vertebrale.

Solo il 5% dei casi di ernia al disco viene sottoposta ad intervento chirurgico, mentre il 95% dei pazienti si sottopongono ad altre terapie meno invasive e dolorose.

Tra le tantissime terapie conservative da segnalare l’ossigeno ozonoterapia, in grado di disidratare il disco erniato, ridurre notevolmente l’infiammazione e allo stesso tempo eliminare il dolore.

Per curare l’ernia del disco con l’ozonoterapia, viene iniettato dell’ozono medicale in corrispondenza del disco intervertebrale, in questo modo viene ridotta le pressione e si sente immediatamente sollievo dal dolore.

L’ernia del disco e soprattutto i sintomi possono essere ridotti anche eseguendo degli esercizi posturali o di stretching e in alcuni casi sotto stretto controllo medico anche tramite delle sedute di mobilizzazioni manuali, eseguite da fisioterapisti esperti. 

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