Sindrome Post Chirurgia Vertebrale (FBSS) Cos’è?
Ogni anno sempre più persone si sottopongono a interventi chirurgici al rachide al fine di trattare la patologia di cui soffrono e alleviare il dolore, per svolgere finalmente una vita normale.
L’operazione ha di solito esito positivo, ma in alcuni casi il soggetto può sviluppare la cosiddetta sindrome post chirurgica vertebrale (FBSS).
Tale problematica colpisce, in Italia, una percentuale di individui compresa tra il 10 e il 40% e il paziente che sviluppa FBSS ha generalmente un’età compresa tra 50 e 54 anni.
Cerchiamo, quindi, di capire meglio che cos’è la sindrome post chirurgica vertebrale, quali sono i suoi sintomi, come viene diagnosticata e quali sono i trattamenti a cui sottoporsi.
Che Cos’è la Sindrome Post Chirurgica Vertebrale?
La sindrome post chirurgica vertebrale, meglio nota come failed back surgery syndrome (FBSS), è un’affezione che si contraddistingue per la persistenza e/o la riacutizzazione del dolore sul tratto cervicale, lombare o lombosacrale a seguito di intervento chirurgico spinale (ad esempio laminectomia, stabilizzazione, ecc…).
I sintomi della sindrome post chirurgica vertebrale possono essere molto invalidanti e compromettere la qualità della vita del paziente.
I soggetti affetti da sindrome post chirurgica vertebrale accusano, nella maggior parte dei casi, forte dolore in corrispondenza della zona lombare e degli arti inferiori, disabilità, variazioni dell’umore, alterazione del corretto ritmo sonno-veglia, deficit psicomotorio e disturbi alimentari.
Diagnosi FBSS
Come viene diagnosticata la sindrome post chirurgica vertebrale?
La sindrome post chirurgica vertebrale viene diagnosticata con l’ausilio di tecniche di imaging quali risonanza magnetica (senza mezzo di contrasto) e tomografia computerizzata (TC).
Completano il quadro clinico l’esame obiettivo del paziente e l’analisi approfondita dell’anamnesi raccolta nel corso della visita.
Le eventuali incongruenze tra la sintomatologia accusata e le immagini richiedono, molto spesso, la definizione di un differente approccio medico che prevede il coinvolgimento di neurochirurgo, terapista del dolore, psicologo e fisioterapista.
Sindrome Post Chirurgia Vertebrale e Terapia del Dolore
Come si cura la sindrome post chirurgica vertebrale?
La sindrome post chirurgica vertebrale viene, generalmente, trattata con l’ausilio di analgesici e antinfiammatori, mentre in alcuni casi si procede alla stimolazione della parte offesa con radiofrequenza pulsata.
Lo specialista può, inoltre, decidere di eseguire la cosiddetta epiduroscopia o peridurolisi endoscopica: questo trattamento, a bassa invasività, permette di risolvere le possibili aderenze cicatriziali tra canale vertebrale, sacco e radici spinali e somministrare, direttamente in loco, analgesici e antinfiammatori.
La prognosi della sindrome post chirurgica vertebrale non può essere definita a priori perché tutto dipende da una serie di fattori (medici e psicosociali) propri di ogni paziente.
Il trattamento a lungo termine a base di antidolorifici deve essere, inoltre, intrapreso sotto stretto controllo medico perché l’assunzione di tali farmaci può causare assuefazione o dipendenza.
La fisioterapia ha, infine, un ruolo fondamentale nel percorso di guarigione perché rafforza i muscoli adiacenti il rachide e fornisce, al soggetto, utili indicazioni circa le posizioni corrette da mantenere e le posture da assumere per non sovraccaricare la colonna vertebrale.