Come Sapere che Soglia del Dolore si ha?
Le linee guida dell’OMS si possono riassumere orientativamente in una scala il cui primo gradino, corrispondente ad un genere di dolore di lieve entità, viene affrontato con dei farmaci non oppioidi come ad esempio i “FANS” (farmaci antinfiammatori non steroidei) ed il paracetamolo.
Il secondo corrispondente ad un dolore di intensità lieve-moderata si fonda essenzialmente sulla codeina e sul tramadolo.
Il terzo gradino ovvero quello corrispondente al dolore grave, si affronta tramite l’utilizzo di farmaci più potenti, cercando di alleviare i sintomi con la morfina, l’ossicodone, il metadone e e l’idromorfone.
Le Scale del Dolore
Nella valutazione del dolore attualmente esistono tre principali scale di valutazione del dolore.
La prima è la scala visiva analogica che si può fondare su una domanda specifica in modo da poter poi misurare l’intensità del dolore.
Infatti si potrà chiedere ai pazienti di ricordare il dolore più forte provato nella loro vita (il dolore massimo) andandolo poi a paragonare a quello attuale.
La seconda riguarda una scala verbale ed in questo caso la scelta viene facilitata dalla presenza di domande precise ed utili per quantificare dettagliatamente il dolore.
Si dovrà prima di tutto appurare quanto dolore abbia provato nelle ultime 4 settimane.
Come pure quanto dolore stia provando al momento.
La terza ed ultima strategia è associata alla scala numerica.
In questo caso si dovrà domandare al paziente di paragonare il suo dolore ad un numero considerando una scala da 0 a 10.
Lo 0 corrisponde all’assenza di dolore ed il 10 al massimo del dolore.
Scala del Dolore Bambini
Per riconoscere e valutare il dolore nel bambino bisognerà concentrarsi sulle risposte che darà ad almeno 4 domande essenziali.
Primariamente si dovrà chiedere se sente dolore.
Poi si passerà all’intensità del dolore che avverte.
Dopodiché si dovrà capire il meccanismo che ne è alla base per poi decidere i mezzi più utili per contrastarlo.
La misurazione del dolore nei bambini con età inferiore agli 8-9 anni è molto più complessa.
Di conseguenza il metodo più innovativo e valido è sicuramente costituito dalla scala delle espressioni facciali.
Mostrando al bambino le diverse immagini di faccine raffigurate gli si andrà poi a chiedere quale di quelle secondo lui potrebbe essere collegata al dolore che sente.
Terapia del Dolore
Le strategie principali per la terapia del dolore si suddividono in varie metodologie.
Prima di tutto si deve effettuare una terapia efficace per quanto concerne la prevenzione del dolore.
Poi c’è da valutare la scelta del farmaco che va eseguita regolandosi ovviamente in base all’intensità del dolore e della sua persistenza.
La somministrazione delle medicine deve avvenire in orari fissi e bisogna sempre lasciare al paziente la possibilità di poter applicare una dose aggiuntiva in caso di necessità: la cosiddetta dose di salvataggio.
La via di somministrazione deve essere quella meno fastidiosa nonché la più semplice.
La terapia deve risultare personalizzata e va continuamente controllata in quanto, se inefficace, è di notevole importanza andarla a modificare rapidamente ed in maniera adeguata.