Tempi di Recupero Dopo Intervento Ernia del Disco
Tempi di Recupero Dopo Intervento Ernia del Disco: Quali sono i tempi di recupero dopo un intervento all’Ernia del disco?
Entro quando potrai tornare alla normalità delle tue giornate?
In questo articolo vedremo in cosa consiste la fase post operatoria per chi si sottopone ad un intervento all’ernia del disco e cosa potrai fare per agevolare e velocizzare la convalescenza.
Indice dei Contenuti
Intervento Chirurgico Ernia del Disco
L’intervento chirurgico all’ernia del disco è conosciuto con il nome di discetomia che, come abbiamo visto in un altro approfondimento dedicato, può essere effettuata in varie modalità.
Si può intervenire tramite endoscopio o laser e il medico stabilirà la modalità a cielo aperto o meno.
La tipologia di intervento viene scelta a seguito di un’attenta valutazione della gravità dell’ernia e da come il nucleo polposo interessa i dischi intervertebrali.
Per questo l’intervento può avere vari esisti e differente natura.
Questo significa che stabilire con precisione quali saranno i tempi di recupero del paziente è molto complesso perché dipende dal caso specifico.
L’ernia del disco, inoltre, è un disturbo che può essere più o meno diffuso e comportare impedimenti per il paziente più o meno gravi.
Solitamente per il pieno recupero e la riabilitazione occorrono almeno sei settimane ma, come anticipato, tutto dipende dalla storia clinica e dall’età del paziente.
Operazione Ernia del Disco Convalescenza
Il ricorso all’intervento chirurgico diventa estremamente necessario quando la compressione del nucleo polposo va a colpire i nervi e inibisce le funzionalità degli arti inferiori.
Diventa inoltre essenziale nel caso in cui si verifichino paresi muscolari e deficit motorio aggravato.
Inoltre si provvede all’intervento chirurgico quando il paziente non reagisce alle cure farmacologiche e fisioterapiche.
Recupero Dopo Intervento di Ernia del Disco
L’intervento per l’ernia del disco deve rigorosamente essere eseguito in centri ad alta specializzazione.
Il successo deriva da una accurata analisi prima dell’intervento, seguita dalla presa in carico del paziente che di norma deve essere sottoposto a tutti gli esami preparatori.
Generalmente l’intervento si esegue in anestesia generale sotto il controllo costante degli anestetisti dell’equipe medica.
Proprio per questo l’intervento non è doloroso ma comporta sicuramente dei fastidi post-operatori che, in parte vengono leniti con la somministrazione di antidolorifici.
Dopo l’intervento è previsto un follow up per monitorare la stabilizzazione dell’area operata e per valutare come il paziente risponde all’intervento.
Altre informazioni utili
Il paziente dovrà limitare il movimento per almeno quattro settimane durante le quali avvierà una terapia riabilitativa finalizzata ad accelerare la guarigione e lenire i dolori oltre a favorire il recupero funzionale.
Sarà importante evitare la cronicizzazione dei sintomi e prevenire complicanze e ricadute prestando attenzione a postura, movimento e alimentazione.
Per questo lo staff medico e lo specialista forniranno al paziente tutte le indicazioni per affrontare le prime quattro settimane dopo l’intervento e il periodo successivo di stabilizzazione.
Di norma una persona può tornare a lavorare in posti di lavoro sedentari e non troppo impegnativi nel movimento entro un mese dall’intervento.
Tuttavia non possiamo dirti con esattezza i tempi di ritorno alla vita normale proprio perché variano da paziente a paziente.